Un parco urbano a Madonna degli Angeli, la mia proposta per salvare la collina

Il candidato sindaco del Patto per Savona: “Il recente incendio di Ciantagalletto conferma che non c’è più tempo da perdere, è ora di valorizzare l’entroterra con turismo sostenibile, educazione ambientale e recupero dei beni storici e religiosi”

La nostra collina è abbandonata a se stessa: boschi e sentieri sono trascurati, chiese e beni culturali vanno in rovina e le innumerevoli occasioni di sviluppo che un territorio così bello e variegato non sono state colte dall’amministrazione uscente che più che sui progetti di ampio respiro si è concentrata su provvedimenti a corto raggio”.
Marco Russo, candidato sindaco del Patto per Savona, prende spunto dal grosso incendio divampato sabato sulle alture di Ciantagalletto per ricordare a tutti che è arrivato il momento di salvare un territorio così trascurato e così ricco di potenzialità turistiche, culturali, educative oltre che essere un importante serbatoio in fatto di biodiversità.

Tra le tante proposte di Russo in tema di valorizzazione dell’entroterra c’è la creazione del Parco Urbano di Madonna degli Angeli. “Ho visitato questa chiesetta pochi giorni fa – ha detto Russo – in compagnia dei volenterosi membri dell’associazione GPN2010-ODV. Quella chiesetta è un bene inestimabile per Savona, ridotto ormai in condizioni pietose. Questo bene culturale e religioso va restaurato e inserito in un progetto complessivo di Parco Urbano al cui interno deve rientrare anche il Forte ottocentesco, il bosco circostante e la rete sentierieristica che va sviluppata ben oltre il tracciato odierno”. 

Quale sviluppo? “Un’area così ricca di spunti si presta a progetti di tanti tipi. Cito l’educazione ambientale (da mettere a punto con le scuole), il turismo sostenibile (tra sport, arte, religione e paesaggio da scoprire sia a piedi che in e-Bike), il recupero dell’antica tradizione agricola della zona, la creazione di una fattoria didattica per trasmettere alle nuove generazioni gli antichi saperi contadini e l’importanza della biodiversità”.

Perché ciò accada è necessario creare un ente capofila, come il Comune, “che – conclude Russo – faccia da raccordo tra i vari soggetti religiosi, culturali e imprenditoriali che hanno voce in capitolo e che si prenda la responsabilità di guidare la svolta e di impostare uno sviluppo della collina in chiave green”.

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